Madonna della Consolazione, festa in riva allo Stretto - itReggioCalabria

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Madonna della Consolazione, festa in riva allo Stretto

Festa Della Madonna Della Consolazione

Come succede ormai da quasi quattrocento anni, il secondo sabato di settembre si celebra la festa della Madonna della Consolazione, il principale evento religioso (ma anche civile) di Reggio Calabria, in onore della compatrona della città. Un culto antico e di grande importanza che da sempre caratterizza la storia religiosa e popolare della comunità reggina.

La processione della Sacra Effigie

La festa della Madonna della Consolazione comincia, ogni anno, con la processione della Sacra Effigie, che dalla Basilica dell’Eremo viene portata alla cattedrale. Questa effigie altro non è che un grande dipinto del pittore locale Nicolò Andrea Capriolo, realizzato nel 1547. L’opera raffigura la Madonna incoronata da due angeli mentre, seduta in trono, sorregge Gesù tra San Francesco e Sant’Antonio di Padova, e tiene in mano una palma. Il primo tiene in mano rispettivamente la Bibbia (in sui si legge la frase in latino In principio Dio creò il cielo, la terra invece era senza vita e vuota), mentre il santo veneto regge il giglio e il libro della scienza teologica.

festa della Madonna Della Consolazione - il dipinto di Capriolo
Il dipinto di Capriolo. Fonte: BellaCalabria

In occasione della festa, il dipinto è portato in processione dai portatori della Vara. Questa struttura è di dimensioni molto importanti, poiché è alta cinque metri e pesa oltre dodici quintali. Durante l’ultimo tratto della processione, si assiste a quella che i reggini chiamano volata. Gli accollatori, come ultimo sforzo, sono tenuti a portare l’enorme vara (in argento e legno, realizzata tra il 1824 e il 1831) di corsa nella cattedrale.

Le origini della festa della Madonna della Consolazione

La prima festa della Madonna della Consolazione risale ad un tempo ormai molto lontano. Si tenne per la prima volta, infatti, nel 1636. Poco più di cento anni prima i frati cappuccini si stabilirono nella Basilica dell’Eremo, dove all’epoca si trovava una cappella consacrata alla Madonna della Consolazione. Qui si trovava una piccola effigie della Vergine. Il nobile Camillo Diano, venuto a conoscenza della realizzazione di una nuova chiesa per il convento, decise di commissionare a Capriolo l’opera che oggi tutti conosciamo. Il suo intento era di contribuire alla crescita del culto della Vergine della Consolazione. Popolarità che crebbe anche grazie ad un prodigio attribuitole nella seconda metà del Cinquecento.

Vara Della Festa Della Madonna Della Consolazione
L’enorme vara di Reggio Calabria. Fonte: Gazzetta del Sud

Nel 1567, infatti, Reggio visse una tremenda pestilenza. Nella speranza di porvi fine, il frate Antonino Tripodi pregò la Vergine, che gli apparve per annunciargli la fine delle sofferenze dei suoi concittadini. All’evento seguì un pellegrinaggio collettivo del popolo, verso la Basilica dell’Eremo, per ringraziare la Vergine. L’arrivo di altre pestilenze che grazie alla sua intercessione causarono pochi danni, oltre al sisma del 1693 che risparmiò Reggio, aumentò la devozione dei fedeli che già nel 1657 avevano deciso di accendere ogni anno un cero votivo alla Madonna, in occasione della festa. Così, negli anni, il legame tra Reggio e la Vergine si è fatto sempre più stretto. In ogni momento di difficoltà, infatti, i reggini hanno sempre saputo di poter contare sul suo supporto. Così, quando a settembre arrivano le giornate a lei dedicate, i fedeli sono pronti a ripagare la Madonna con una festa sempre più sentita.

Madonna della Consolazione, festa in riva allo Stretto ultima modifica: 2019-09-10T08:41:47+02:00 da Luigi Bove

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