La festa delle Persephoni di Bova, un rito arcaico che nella cittadina della Calabria grecanica va avanti da secoli e che si rinnova ogni anno in occasione della Domenica delle Palme. Le Persephoni, dette anche pupazze, affondano le loro radici nel mito greco e dei misteri eleusini, riti religiosi che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell’antica città greca di Eleusi. Usanze che si sono poi diffuse nelle colonie magnogreche e quindi a che a Bova. Il rito, unico in tutto l’Aspromonte greco, viene tramandato con grande devozione e passione. Le pupazze sono figure antropomorfe che assumono, dunque, un significato strettamente religioso e altamente spirituale.
Le Persephoni
Sono delle particolari figure femminili con foglie di ulivo intrecciate, fiori, primizie e nastri colorati. Esse rievocano i riti preistorici legati alla Madre Terra, il passaggio dall’inverno alla primavera, il ciclo della vita, le dee dell’agricoltura Demetra e Persephone. Con l’avvento del Cristianesimo non è stato abbandonato il rito pagano, ma è stato integrato nella giornata delle Palme. Attualmente le pupazze si realizzano per osannare l’entrata di Gesù a Gerusalemme. Nelle settimane che precedono la domenica delle Palme, diverse famiglie del posto, si riuniscono e incominciano la lavorazione per la manifattura delle pupazze. Si aprono i laboratori per far partecipare i giovani, i bambini, gli alunni delle scuole e chiunque voglia cimentarsi nell’intreccio delle originalissime figure che richiamano il mito classico e la fede cristiana.
(Foto pagina Facebook Comune di Bova)