La Locride ha un obiettivo ben definito per il prossimo quinquennio: diventare la Capitale italiana della cultura 2025. Il primo incontro di presentazione e organizzativo si svolgerà il prossimo 15 giugno al Parco archeologico nazionale di Locri. All’evento saranno presenti i sindaci della Locride, gli imprenditori del territorio e le associazioni. L’intento sarà quello di definire i lavori per la candidatura della Locride a Capitale italiana della cultura 2025.
I presupposti della candidatura
La candidatura della Locride a Capitale italiana della cultura 2025 ha tutti i presupposti per poter ottenere un risultato vincente. Come evidenzia il Gal Terre Locridee, presieduto da Francesco Macrì, il territorio vanta una dimensione internazionale con delle componenti peculiari ed in via di emersione. La Locride racchiude infatti un ricco patrimonio incastonato in una cornice densa di vitalità al cui centro dei processi di sviluppo risiede il principio della diversità.
La Locride a lavoro per definire il programma
Alla luce di quanto sottolineato dal Gal Terre Locridee, il territorio della locride dovrà mettersi all’opera per far emergere in maniera definita i presupposti in esso presenti. Allo stato attuale è già in cantiere un programma di partecipazione, di sensibilizzazione, di studio e riconsiderazione dei propri valori.
A quest’opera di “ristrutturazione culturale” sono stati coinvolti i cittadini dei comuni locridei e le comunità del territorio. L’idea di fondo è quella di proporre dei modelli di lavoro che abbiano un impatto a lungo termine con effetti positivi sia sulla crescita socioeconomica che su quella meramente culturale.
Una candidatura per riscoprire le proprie radici e aprirsi alle diversità culturali
Altro obiettivo posto in questa fase di programmazione è l’apertura all’altro a partire dalla conoscenza della propria cultura. In sostanza, negli anni che ci separano dal 2025, le comunità della Locride lavoreranno insieme per recuperare la ricchezza culturale e naturale propria del territorio. Ciò, al fine di valorizzare il carattere della diversità. Il focus infatti sarà posto sul flusso continuo di genti e culture diverse che hanno contribuito, nel corso dei secoli, ad alimentare il patrimonio culturale locrideo.
In questo modo, da un lato sarà possibile capire con maggiore consapevolezza le proprie radici. Dall’altro il territorio riuscirà ad aprirsi alle nuove diversità culturali presenti al proprio interno. La candidatura, dunque, servirà a conoscersi per conoscere l’altro costruendo un profondo senso di appartenenza e una libera apertura.
La Locride come un laboratorio aperto
In definitiva, la candidatura a Capitale italiana della cultura 2025 ha già portato alla Locride una prima vittoria. Secondo l’auspicio del Gal Terre Locridee, il territorio diventerà un grande laboratorio aperto. In questo progetto convergeranno esperienze, saperi, idee e proposte con l’obiettivo di dare nuova linfa alle comunità. Attraverso tale commistione di contributi, si disegnerà una nuova mappa dell’area locridea che tenga presente la storia dei territori, gli apporti culturali e le relazioni antiche e attuali col resto del mondo.
Pertanto il Gal collaborerà con differenti realtà che operano nella Locride. Tra queste anche le Officine delle Idee, cooperativa attiva nel campo della comunicazione e della creatività culturale. Officina delle idee avrà il compito di lavorare sul profilo internazionale della Locride. Ad oggi, è tutto pronto per l’avvio dei lavori. Saranno cinque anni pieni di impegno e speranza e, a conclusione del percorso, la Locride avrà in ogni caso raggiunto la sua vittoria.
( In copertina gli scavi archeologici di Locri Epizefiri)