L’Aspromonte è una vasta area incontaminata, nel territorio reggino, dalla struttura frastagliata e dalla natura rigogliosa. Dai monti alti fino a 2000 metri si può facilmente scorgere il mare dello Stretto di Messina che si insinua tra Calabria e Sicilia. Così come è facile distinguere l’Etna e le Isole Eolie. Quello dell’Aspromonte è il sesto parco nazionale istituito in Italia.
Le ripide pareti rocciose delimitano delle vallate strette dove scorrono torrenti impetuosi che creano suggestive cascate. Nel territorio i boschi si estendono per circa 40 mila ettari e ricoprono il parco fino ad alta quota. Altra particolarità dell’Aspromonte sono i promontori a picco sul mare come il Monte Sant’Elia. Il lago Rumia e il lago Costantino offrono suggestivi panorami nelle zone di Gambarie e nella valle del Bonamico.
Aspromonte, natura selvaggia da scoprire
Il parco nazionale d’Aspromonte presenta una grande varietà di specie vegetali grazie anche alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Vi sono oleandri e tamerici ma è possibile trovare anche il pioppo nero, il salicone e l’ontano nero, grazie alla numerosa e abbondante presenza di corsi d’acqua. Non mancano le foreste di faggio e le pinete col pino laricio che è il simbolo della flora aspromontana. In questa zona del reggino si coltiva anche il bergamotto, la cui essenza è impiegata in profumeria e pasticceria.
Il bergamotto si produce solo in questa specifica zona calabrese. Il parco è ricco di avventurosi sentieri naturalistici da percorrere in bicicletta, a cavallo e con gli sci. Tra aspre montagne e fitti boschi vivono animali come il lupo, il gatto selvatico, il ghiro, il cinghiale e lo scoiattolo nero. È facile incrociare per i sentieri anche volpi, lepri, tassi, ricci, faine e martore. Nel parco, dal 2011, è stato reintrodotto il capriolo, una specie assente da circa un secolo.
Sciare guardando il mare
Nella zona del comune di San Luca alcuni monoliti si ergono fra i boschi di lecci. È la vallata delle Grandi Pietre: Pietra Cappa, Pietra Castello, Pietra Lunga, ed altre ancora. Nei pressi di Natile, grazie agli insediamenti rupestri, il paesaggio ricorda la Cappadocia, la regione della Turchia. L’Aspromonte ha anche una stazione sciistica che è quella di Gambarie, la prima del Meridione; infatti la prima seggiovia con la prima pista da sci sono state costruite nel 1956.
La stazione si trova a 1.400 metri d’altitudine sul livello del mare. Mare che si può ammirare mentre si scia perchè dall’alto delle piste si vedono benissimo lo Stretto con l’Etna e le Eolie. Uno scenario naturalistico davvero unico per 11 chilometri di piste da sci di diversa difficoltà, realizzate sul monte Scirocco. La seggiovia funziona tutto l’anno perché Gambarie è località di vacanza molto frequentata, sia d’inverno che d’estate.
Antiche tradizioni, l’Aspromonte ne è ancora fedele custode
In tutta la zona aspromontana l’artigianato è ancora molto fiorente. Il legno è impiegato per realizzare attrezzi di uso agricolo e strumenti musicali. Poi vi è la lavorazione delle pipe ricavate dalla radice dell’erica arborea. Nei paesi dell’area grecanica e specialmente a Samo, dove si parla ancora un dialetto simile al greco antico, è tipica la tessitura di stoffe di stile bizantino, le cosiddette pezzare, unitamente a delle coperte di ginestra.
A Gerace è invece diffusa la produzione di pizzi e merletti e di raffinatissime ceramiche. In Aspromonte vi sono anche molti monasteri e santuari a testimonianza di una tradizione religiosa secolare e ben radicata sul territorio. Fra i luoghi sacri più importanti vi è il santuario di Polsi dedicato alla Madonna della montagna, frequentato ogni anno da migliaia di pellegrini che festeggiano la Vergine dei monti tra riti e feste popolari.
(Foto Facebook Parco Nazionale Aspromonte/Gambarie/Madonna della montagna)