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Insieme per la Calabria: un lenzuolo sui balconi per una sanità migliore

Un lenzuolo bianco sui balconi per protestare contro il degrado e la disorganizzazione della sanità calabrese. L’iniziativa è promossa dal gruppo Facebook “Insieme per la Calabria”, che invita tutti i calabresi a esporre un lenzuolo bianco sui balconi di casa domenica prossima, 18 luglio. Si tratta di un gesto pacifico che ha il chiaro significato della protesta civile, l’ennesima, contro un sistema sanitario regionale che è tale solo sulla carta. A guidare il gruppo il dottor Antonino Mario Musolino, neurochirurgo, neurologo, radiologo in pensione. Il fondatore del gruppo social ha una lunga carriera professionale alle spalle e quindi una profonda conoscenza della tematica.

Un lenzuolo bianco per la sanità calabrese

“Ho lavorato per dieci anni in un ospedale di Parigi. Poi sono rientrato in Italia e mi sono avvilito per l’enorme divario ed il ritardo della sanità calabrese. Allora ho fondato il gruppo Facebook  ‘Insieme per la Calabria’ che conta oltre 28mila membri. La finalità del gruppo è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche. Si vuole favorire una forte presa di coscienza civile riguardo al sistema sanitario che nella nostra regione è afflitto da una miriade di problematiche irrisolte da anni”. Queste le considerazioni del dottor Musolino.

Il dottor Antonino Mario Musolino

Musolino sottolinea: “Oltre una ventina di amministratori di gruppi dedicati alla Calabria con un totale di circa 200 mila membri si sono ‘federati’ per questa iniziativa che abbiamo ideato per domenica 18 luglio”. Chi vorrà, dunque, potrà esporre un lenzuolo sui propri balconi. Un gesto di civile protesta ma anche desiderio di cambiamento per una sanità locale che attualmente in Calabria non garantisce il diritto alla salute.

Sanità Calabria: un sistema da rifondare


Il gruppo Facebook “Insieme per la Calabria” ricorda che “da più di 11 anni si parla di un debito di bilancio, definito ormai insanabile dagli stessi esperti del settore. Per ripianare il debito e riorganizzare il sistema, il governo di Roma ha nominato una struttura commissariale per gestire la sanità calabrese. Ma la gestione commissariale è stata un completo fallimento. Nulla è cambiato in 11 anni. Anzi la situazione è notevolmente peggiorata: il debito è aumentato unitamente all’emigrazione sanitaria perché la sanità calabrese non riesce a soddisfare le istanze dell’utenza.

Esistono molte criticità nei pochi ospedali esistenti: tagli di posti letto decisi in nome di una spending review molto discutibile. Carenza di medici ed infermieri, posti vacanti per assenza di bandi di concorso, apparecchiature obsolete o che non funzionano. Si registrano continue lamentele da parte di sanitari che, quotidianamente, sono costretti a sostenere turni di lavoro massacranti per poter garantire l’indispensabile assistenza ai pazienti. Dal canto loro i malati rivendicano giustamente il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione e che, puntualmente, sul territorio viene negato.  

Recovery fund

Per il movimento “Insieme per la Calabria” le risorse del Recovery fund destinate dall’Ue al rilancio soprattutto delle aree sottosviluppate “devono essere utilizzate per garantire nel Meridione, prima che altrove, un vero piano strategico di riorganizzazione della sanità. Altro step fondamentale deve essere la cancellazione del debito sanitario che strozza e impedisce ogni azione di miglioramento del sistema”. 

“Noi calabresi – afferma Musolino – siamo stanchi di essere gli ultimi della classe, cittadini di infima categoria: noi non siamo secondi a nessuno. Dopo quella di domenica 18 luglio altre proteste seguiranno, per far sentire forte la nostra voce contro le ingiustizie e le emarginazioni. Occorre trovare le necessarie soluzioni per garantire a noi cittadini del Meridione e della Calabria di poterci curare nella nostra regione. Una terra dove le eccellenze sono numerose sia in ambito sanitario che in tanti altri campi. Ma, da troppo tempo, molte menti sono scappate via perché impossibilitate ad emergere. Una storia triste – conclude il fondatore del movimento – che non vorremmo più raccontare”.

Insieme per la Calabria: un lenzuolo sui balconi per una sanità migliore ultima modifica: 2021-07-15T07:40:23+02:00 da Redazione

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