Una candela accesa alla finestra come segno di solidarietà e vicinanza per l’Ucraina devastata dall’offensiva russa, in corso da più di un mese. L’iniziativa solidale è ideata dal gruppo “Insieme per la Calabria” che su Facebook conta oltre 50mila iscritti e che è guidato dal dottor Antonino Mario Musolino.
Una candela per l’Ucraina
Per questa iniziativa il gruppo “Insieme per la Calabria” ha scelto la data del 2 aprile perché è il giorno in cui la Chiesa celebra San Francesco da Paola, patrono di tutti i calabresi. Sotto lo sguardo intenso e fiero del taumaturgo paolano, impetrando la sua protezione, le candele accese brilleranno sui davanzali delle case calabresi. Un’unica scia di luce, dal Pollino allo Stretto, per invocare la pace.
Per chiedere che cessino le armi in un Paese martoriato dove tanta gente è rimasta al buio e al freddo, senza cibo e medicinali, in città smembrate dai bombardamenti russi. Tante candele accese in segno di sostegno morale per una popolazione straziata, per le migliaia di vittime e i milioni di profughi scappati dall’orrore della guerra.
Insieme per la Calabria
“L’estate scorsa, il nostro gruppo Facebook “Insieme per la Calabria” si è fatto promotore di una iniziativa di protesta civile e pacifica per reclamare una sanità pubblica degna di questo nome”. Così il dottore Musolino che rammenta: “In quell’occasione abbiamo invitato tutti i calabresi ad esporre un lenzuolo in segno di civile e silenziosa protesta per un diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Tale iniziativa ha avuto un largo seguito ed è stata riportata da tutti i media locali e regionali.
Sebbene la sanità sia una delle piaghe più dolenti, tante altre gravi criticità persistono purtroppo nella nostra regione che è tra le ultime, non solo d’Italia ma di tutta l’Europa. Tuttavia, la caparbietà e l’amore incondizionato per la nostra terra ci spingono a non arrenderci e a non restare in silenzio. Desideriamo manifestare il nostro dissenso perché il nostro motto è ‘Insieme per la Calabria’ perché insieme si può fare tanto, se solo lo vogliamo veramente. La Calabria non vuole essere più il fanalino di coda dell’Europa”. Calabria, terra solidale e generosa, che è in prima linea anche nell’accoglienza dei profughi e negli aiuti a favore dell’Ucraina, sconvolta da una assurda e terribile guerra.
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