Teniamo accesa la speranza della pace. Domani, sabato 12 marzo si apre un percorso di riflessione e preghiera che coinvolge tutte le aggregazioni laicali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. In pratica, ogni sabato, ci sarà un momento diocesano per l’Ucraina. Ad aprirlo sono giovani e adulti di Agesci, Asci, Cngei, Fse e Masci che si ritroveranno per una marcia lungo le vie del centro cittadino.
Teniamo accesa la speranza della pace
“Teniamo accesa la speranza della Pace”. Questo lo slogan pensato per il percorso sinodale di riflessione, impegno e preghiera per la pace in Ucraina promosso dall’arcidiocesi reggina. Il primo momento è in programma domani, sabato 12 marzo a partire dalle 16, con una marcia nel centro città. Ad animarla saranno tutte le associazioni scout presenti sul territorio: Agesci, Asci, Cngei, Fse e Masci.
Il programma prevede il raduno in piazza Italia; il pomeriggio inizierà scandito dai canti scout sui temi dell’amicizia, della fraternità e della pace. Dopo il saluto dei referenti delle diverse associazioni scout coinvolte si darà lettura di un documento scritto a più mani. Il testo è ispirato dai patti e statuti Scout che ricordano l’impegno all’educazione sulla pace, alla fraternità mondiale e alla condanna della guerra.
La staffetta solidale
Subito dopo comincerà la marcia silenziosa verso piazza Duomo. Alle 17, ad attenderli ci sarà l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone. Durante l’incontro col presule ci sarà la consegna della Luce di Betlemme da parte degli scout nei confronti dell’associazione o movimento che animerà il momento successivo. Una ‘staffetta’ del percorso sinodale sulla Pace promosso dalla diocesi reggina.
L’iniziativa di sabato non è un evento sganciato dal contesto diocesano. Per volontà dell’arcivescovo Morrone, infatti, si tratterà di una “staffetta” solidale che coinvolgerà tutte le aggregazioni laicali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria, di settimana in settimana. A unire le iniziative sarà la consegna vicendevole della Luce di Betlemme, un vero e proprio mandato a essere costruttori di pace.