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Mata e Grifone: i giganti di Calabria

I Giganti Di Palmi

Mata e Grifone sono due alti e maestosi fantocci di cartapesta. Si portano a spalla danzando per le vie di Palmi, Seminara, Messina e altre numerose città della Calabria e della Sicilia, in occasione di festività cattoliche patronali o di altri eventi. Rappresentano la libertà del nostro popolo dalle dominazioni saracene.

Mata E Grifone i giganti di seminara
Mata e Grifone i Giganti di Seminara

Mata e Grifone: la storia prima della leggenda.

La più attendibile storia sulla nascita dei Giganti è legata ad un fatto storico realmente accaduto. Nel 1190 Riccardo Cuor di Leone, Re d’Inghilterra, giunse a Messina da dove doveva muovere la Terza crociata. Notò che i messinesi erano ancora oppressi dai Saraceni. Essi gestivano tutta la città a loro piacimento dalla sicura fortezza di San Salvatore. Sul colle di fronte a loro il Re d’Inghilterra fece costruire un imponente castello, per dimostrare la propria potenza: il Matagriffon, ovvero “ammazza il ladro“.

Riccardo Cuor Di Leone
Ritratto di Riccardo I d’Inghilterra (Riccardo Cuor di Leone).

I dominatori dimostrarono di aver inteso il messaggio abbandonando per sempre la città. Per festeggiare l’evento i messinesi portarono nelle piazze il castello di Matagriffon in cartapesta. Successivamente lo sdoppiarono in Mata e Grifone, i due fondatori della città, rappresentati su due cavalli. Nel tempo gli venne accostato un finto cammello, che alla fine delle feste di metà agosto, veniva bruciato per simboleggiare la sconfitta dei Saraceni.

La leggenda “d’u Giganti” e “d’a Gigantessa”.

I Giganti sono diventati simbolo di libertà anche in molte altre città della Sicilia e della fascia costiera tirrenica ed aspromontana della Calabria che, come Messina, avevano profondamente subito le oppressioni saracene. Vengono rappresentati così alti e maestosi per simboleggiare la potenza dei propri antenati, paragonati a semidei. Sul reale fatto storico è stata ricamata sopra, negli anni, una leggenda, per coinvolgere soprattutto i più piccoli.

I Giganti Di Messina mata e grifone
Mata e Grifone a cavallo – I Giganti di Messina

La leggenda narra la storia d’amore nata tra il Gigante, il Re Nero Grifone e la Gigantessa, la giovane e bella Mata. Il Re Nero, giunto per conquistare la nostra terra, si invaghisce della bella popolana Mata. I due si innamorano, ma quando il Gigante chiede la sua mano, gli viene negata, perchè è musulmano. Deve così convertirsi al Cristianesimo per poterla sposare e il suo nome da Hassan diviene Grifone, per via della mole.

I Giganti Mata e Grifone a Palmi.

I Giganti di Palmi danzano durante le feste patronali di San Rocco e della Varia. Appartengono alla Venerabile Congrega di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco. Delle varie copie di Giganti, quella più antica è stata realizzata dall’artigiano Francesco Virgilio Cicala nel 1885. In origine erano di legno leggero e cavo e superavano gli otto metri di altezza. Principalmente oggi sono di cartapesta e meno alti.

I Giganti Di Palmi
I Giganti di Palmi

Ciascuno dei Giganti è sorretto ed innalzato da un portatore che si posiziona nella parte inferiore al busto cavo, reggendo delle maniglie. Ci sono varie copie, abbigliate e decorate diversamente a seconda della festività e della chiesa e/o congrega a cui fanno riferimento. I Giganti di Palmi sono stati ammirati nel loro caratteristico ballo anche a Foligno, Torino, Milano e Venezia suscitando grande interesse ed ammirazione.

Il ballo rituale dei due Giganti.

Il ballo dei Giganti racconta proprio la loro storia d’amore. La coreografia di questa danza rituale si apre a suon di tamburi con una serie di giravolte avanzando per le vie del paese. Le giravolte vanno via via stringendosi fino ad avvicinare i due fantocci in un vorticoso abbraccio. Partecipa allo spettacolo un cavallo (nei Giganti di Seminara un cammello), che volteggiando tra la coppia cerca di separarli.

I Giganti Di Seminara mata e grifone
I Giganti di Seminara (RC) con il cammello

Non riuscendoci, avanza per le strade festoso precedendo la coppia. La danza termina con un lungo bacio dei due Giganti, mentre il ritmo assordante e frenetico dei tamburi ne mette in risalto la gestualità. Mata pallida e dalle guance rosa è molto appariscente e formosa. Indossa gioielli vistosi e vestiti dai colori sgargianti. L’aspetto del Re Nero è, invece, messo in evidenza dalla pelle scura, baffi o barba nera e una corona. I Tamburinari sono invece vestiti da Saraceni.

Mata e Grifone: i giganti di Calabria ultima modifica: 2020-11-12T05:53:50+01:00 da Giulia Pizzonia

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