In provincia di Reggio Calabria si trova un’antichissima statua lignea, attorno alla quale è nato un culto sentitissimo. Si tratta della Madonna dei Poveri di Seminara, custodita nel santuario omonimo, restaurata qualche anno fa. Attorno a questa scultura, erroneamente fatta risalire all’epoca bizantina, si celano numerose storie e leggende.
La statua lignea ed il santuario della Madonna dei Poveri
Il culto della Madonna dei poveri di Seminara è legato a quello della Madonna Nera, sentitissimo nella provincia reggina. Il santuario della cittadina calabrese è nato per conservare la statua lignea dedicata proprio alla vergine, la più antica della Calabria, che attira migliaia di fedeli ogni anno. La sua importanza ha fatto sì che anche il santuario che la custodisce fosse realizzato con uno stile ricco e prestigioso. All’esterno è decorato da caratteristici motivi circolari, è dotato di due campanili a cuspide e di un protiro davanti al portale della navata centrale. Le decorazioni interne sono di gusto arabo e bizantino. Sono presenti inoltre, le statue della Maddalena e dei Santi Pietro e Paolo, risalenti alla fine del XVI secolo. Anche il fonte battesimale in argento è un prestigioso elemento dell’arredo sacro.
Il vero nome di quella che è volgarmente detta Madonna dei poveri è Madonna Nera Greca di San Basilio Magno. Essa è stata scolpita in legno di cedro e successivamente ricoperta d’oro. Le fattezze bizantine ne hanno suggerito una provenienza orientale, al seguito di alcuni monaci che si rifugiarono a Seminara. Questa convinzione è probabilmente errata, poiché l’abbondanza di fregi e la corona molto berniniana ne suggeriscono una matrice barocca. Con i suoi 92 centimetri, la statua è la seconda Madonna Nera più alta al mondo dopo quella di Verdelot, in Francia. Seduta in trono, sorregge il bambino Gesù benedicente sulle ginocchia.
Il misterioso ritrovamento della statua
Anche il ritrovamento della statua della Madonna dei poveri di Seminara è avvolto nel mistero. Una leggenda, infatti, racconta che a ritrovarla furono due giovani pastori che conducevano il loro gregge al pascolo. Grande sarebbe stata la loro sorpresa nel rinvenirla tra un cespuglio di rovi.
Un’altra leggenda, invece, narra che la preziosa statua lignea sia stata ritrovata tra un martedì e un mercoledì nella chiesa di San Fantino a Taureana. Pare che gli unici in grado di alzarla siano stati dei poverelli che la portarono a Seminara in trionfo. Ed è a questa seconda leggenda che si deve l’appellativo di Madonna dei Poveri. Da quel momento, infatti, si conduce la statua accanto all’altare maggiore del santuario ogni martedì e mercoledì santo. Nel corso degli anni il culto della Madonna dei Poveri è diventato così sentito da attirare migliaia di fedeli da tutta la provincia, ma anche da altre zone d’Italia, a Seminara il 14 agosto, giorno della festa, appunto, di Maria Santissima dei Poveri.