Presto a Reggio Calabria ci sarà una via o una piazza intitolata a Kobe Bryant, il leggendario cestista americano dell’NBA recentemente scomparso in un tragico incidente. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha deciso di accogliere la richiesta della Viola Pallacanestro, erede della storica squadra reggina, che vuole così ricordare Bryant, vissuto nella città dello stretto quando era bambino.
Kobe Bryant e la sua infanzia a Reggio Calabria
Il padre Joe Bryant giocò, infatti, negli anni ottanta con la maglia nero-arancio della Viola dopo una carriera in NBA. Sono stati anni importanti per il giovanissimo Bryant che iniziò a muovere suoi primi passi sul campo da gioco proprio a Reggio Calabria. Gli allenatori lo ricordano come un bambino vivace e allegro, assiduo frequentatore del palazzetto dello sport durante gli allenamenti del padre. “Reggio Calabria – ha dichiarato Falcomatà – intitolerà un luogo della città a due dei suoi figli tragicamente scomparsi in questi mesi: Nino Candido (il vigile del fuoco morto insieme a due colleghi nella terribile esplosione di Alessandria), e Kobe Bryant, un ragazzo “con il cuore puro di italiano” come lui amava dire, che prima di conquistare la vetta del basket mondiale, ha trascorso gli anni della sua infanzia sui campi della nostra città”.
Viola Basket ricorda Kobe Bryant
Con un tweet i giocatori della Viola Basket ricordano il cestista americano. “Non ti dimenticheremo mai”, scrivono su Twitter. “Onoreremo” i colori della maglia della squadra “anche per te”. Vogliamo ricordarti così con i nostri colori addosso. Li onoreremo anche per te che a Reggio hai iniziato a seguire le orme di papà Joe per diventare leggenda. Siamo vicini alla tua famiglia, non ti dimenticheremo mai”.
Gli inizi con la Viola Basket
Era un bambino Bryant quando a Reggio Calabria cominciò il minibasket con la Viola. Prima di arrivare nella città dello stretto era stato a Rieti dove si era trasferito con la famiglia da Houston per seguire papà Joe che all’epoca giocava con la Sebastiani in Serie A2.
Il rientro negli USA
Dopo Reggio Calabria, i Bryant si trasferirono nel 1987 a Pistoia e poi a Reggio Emilia. Quattro anni intensi prima di far rientro negli Stati Uniti, a Philadelphia. Kobe Bryant ha militato per tutta la sua carriera NBA nei Los Angeles Lakers, squadra con cui ha vinto 5 campionati e 18 titoli All-Star prima di ritirarsi nel 2016. E’ stato anche due volte oro olimpico e nel 2018 ha vinto un Oscar col corto “Dear Basketball”.
Kobe Bryant nella vita privata
Nel 2001, a 22 anni, aveva sposato Vanessa Laine. Una storia d’amore che è sempre proseguita tra alti e bassi nonostante il carattere “irrequieto” di Kobe. Dal matrimonio con Vanessa sono nate quattro figlie: Natalia Diamante (2003), Gianna Maria-Onore (2006) Bianka Bella (2016), e Capri Kobe nata pochi mesi fa, a giugno. Lodevole il suo impegno benefico: ha fondato la Kobe Bryant China Fund per favorire l’educazione scolastica e sportiva dei giovani in Cina. Nel 2011 ha dato vita alla Kobe & Vanessa Bryant Family Foundation, che offre sostegno ai ragazzi di Los Angeles in difficoltà economico-sociali.
Il tragico incidente
Kobe Bryant è morto domenica 26 gennaio a 41 anni in un incidente in elicottero insieme alla figlia maggiore Gianna detta GiGi di soli tredici anni. GiGi era già una promessa del basket. L’elicottero su cui viaggiavano è precipitato all’altezza di Calabasas, vicino Los Angeles, probabilmente a causa della scarsa visibilità dovuta alla nebbia. Con loro hanno perso la vita altre persone che erano a bordo del velivolo. Bryant stava accompagnando sua figlia Gianna agli allenamenti al centro sportivo di Thousand Oaks, di sua proprietà. La moglie Vanessa ha scritto su Instagram “Io e le mie figlie siamo completamente devastate dall’improvvisa perdita di mio marito Kobe – il meraviglioso padre dei nostri figli – e della mia bella e dolce Gianna”.
(Foto Facebook Kobe Bryant/Viola Basket Reggio Calabria)