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CIBO LO SAPEVI CHE

Carruba, il “pane di San Giovanni” ideale per le diete

Carruba Frutto Cover

La carruba è un frutto di gran qualità che fa anche bene alla salute. Cresce spontaneamente anche in Calabria, in modo particolare nella locride, ma ancora oggi non gli viene riconosciuto il giusto valore.  Questo particolare frutto può essere impiegato in vari modi in cucina. Inoltre in epoca più recente ne sono state rivalutate le proprietà grazie al largo impiego che ne fanno vegetariani e vegani. Il carrubo è anche una bella pianta ornamentale. Nei paesini tra Africo e Locri abbellisce già molte vie, piazze e abitazioni. Viene privilegiato per le sue fitte chiome che regalano belle zone d’ombra soprattutto in estate.

Origini della carruba

Carrubo
Carrubo

La carruba appartiene alla famiglia dei legumi, quella delle Fabaceae e al genere Ceratonia.  Cresce bene in terreni aridi e sopporta bene i climi caldi. Il carrubo è un albero sempreverde che arriva anche all‘altezza di 10 metri e vive fino a 500 anni. In estate produce numerosi fiori rossastri. I frutti del carrubo sono baccelli verdi che divengono marrone scuro a maturità. Questa pianta è originaria della Siria e da lì si è diffusa in Medio Oriente e Africa Settentrionale. In Europa viene coltivata soprattutto in Grecia, Spagna, Portogallo e Italia. Il nome dovrebbe derivare dall’arabo “kharrūb”, ma la carruba è conosciuta anche come “pane di San Giovanni”, perché si narra che il santo se ne nutrisse durante i lunghi periodi di digiuno e preghiera.

Dove si coltiva la carruba

Carrube sull'albero
Carrube sull’albero

In Italia piantagioni di carruba si possono trovare sulla costiera ligure, in Toscana e un po’ in tutto il centro-sud. Ci sono anche importanti coltivazioni in Calabria e Sicilia. In Puglia, una legge regionale del 2007 l’ha fatta rientrare tra le specie protette per evitare che la specie andasse perduta e sostenere la rilevanza economica del carrubo che era in declino. In Sicilia esistono importanti carrubeti nelle zone di Siracusa e Ragusa dove sono ancora attive alcune industrie, che trasformano il frutto del carrubo in semilavorati, utilizzati nell’industria dolciaria e alimentare. La provincia di Ragusa copre circa il 70 per cento della produzione nazionale.

Carruba, come si usa

Impiego della carruba in cucina
Impiego della carruba in cucina

I fiori consentono alle api di produrre un miele di gran qualità. Dalla macerazione dello stesso si ricava alcool etilico o liquori aromatizzati con lo stesso frutto. Le carrube, che si conservano per molto tempo, possono essere consumate fresche o secche e, in alternativa, passate leggermente al forno. In passato specie in tempo di guerra o carestia il seme macinato diventava farina.

I benefici per la salute

Dolci con carrube
Dolci con carrube

La carruba fa bene alla salute. Grazie al suo alto contenuto di fibre e polifenoli, aiuta la corretta funzionalità intestinale. Riduce i livelli di colesterolo. Viene spesso impiegata nelle diete dimagranti, perché ha un ridotto apporto calorico e dà un immediato senso di sazietà. Consumata da sola ha poco più di 200 calorie per 100 grammi di peso. E’ priva di glutine e quindi adatta ai celiaci. È, inoltre, un’ottima alternativa al cacao nella preparazione di dolci grazie ai suoi semi dal sapore dolciastro senza però le stesse calorie. E a, differenza del cacao, è priva di caffeina. Ha proprietà antiossidanti ed è ricca di minerali, quali potassio, calcio, fosforo e magnesio. È fonte essenziale delle vitamine del gruppo B, tra cui la Vitamina B12. E’ ricca, infine, di acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6.

(Foto Pixabay / Wikipedia)

Carruba, il “pane di San Giovanni” ideale per le diete ultima modifica: 2020-02-07T07:34:17+01:00 da Raffaella Natale

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